Il Governo ha posto la fiducia al Maxiemendamento al Decreto scuola che contiene una serie di misure che vanno dall’estensione delle utilizzazioni e assegnazioni anche per i neoassunti all’aumento del compenso per i commissari del concorso.

Non potevano mancare le polemiche dopo l’annuncio da parte della Boschi di questa fiducia. Pare, infatti, che il Governo non riesca a far passare una norma sulla scuola senza porre la fiducia. L’ultima in ordine di tempo ha riguardato la riforma della “Buona scuola”.

Protestano Lega (“è l’ennesima follia”, tuona Gian Marco Centinaio) e M5S mentre anche il più moderato Pier Ferdinando Casini osserva, “in questa ultima fase, una degenerazione nella proliferazione dei voti di fiducia”.

Si vota oggi e l’esito sarà scontato. Quindi il passaggio alla Camera.

Ricordiamo che il provvedimento prevede il raddoppio dei consensi dei commissari, procedure più efficienti e tempi certi (massimo 30 giorni) per il pagamento delle supplenze, la proroga degli interventi previsti dal piano Scuole Belle, l’estensione dei bonus 18enni ai giovani non comunitari con valido permesso di soggiorno in Italia, l’estensione delle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie anche ai neoassunti, le assunzioni dei docenti entro il 15 di settembre.

Tra le limature dell’ultima ora le responsabilità del dirigente relativamente ai ritardi nel pagamento delle supplenze.