Riforma “Buona scuola” di Renzi: tutto ciò che c’è da sapere!

Se ne parla ormai da mesi del nuovo progetto di riforma della scuola che dovrà percorrere l’iter parlamentario di approvazione.

Tra le principale novità si evidenziano:

  • La formazione dei docenti diventa obbligatoria;
  • Si propone un incentivo bonus sotto forma di carta dell’insegnante di un valore di 500€/anno da utilizzare per la formazione del docente;
  • L’Utilizzo maggiore delle nuove tecnologie come la LIM (lavagna interattiva multimediale) nella didattica proprio per rapportarsi meglio con le nuove generazioni di studenti;
  • Si propone uno studio più approfondito della musica e lo studio della storia dell’arte;
  • L’introduzione dell’insegnamento di economia e diritto in tutti i licei;
  • Alternanza scuola-lavoro con un periodo di pratica aziendale;
  • Un nuovo piano di assunzioni con cifre ancora in fase di definizione che parlano di cca 101.000 insegnanti da regolarizzare (dove rientrano principalmente la GAE ed i vincitori del concorso del 2012 ancora non stabilizzati);
  • Nuovi criteri di valutazione nelle assunzioni degli insegnanti ( iscritti negli albi territoriali dei docenti) che saranno scelti con chiamata diretta dai presidi in base a una maggiore autonomia scolastica, ecc.;

Rimangono molti punti interrogativi sull’applicazione di tale normativa ammesso che dal Parlamento uscirà senza trasformazioni importanti e con le coperture finanziare adeguate:

  • Il ruolo decisionale dei presidi che coprirà vari campi, dalla responsabilità nelle assunzioni dei nuovi docenti, alla valutazione dell’operato degli stessi e all’assegnazione dei bonus di merito, sarà frutto di una valutazione obiettiva oppure soggettiva?
  • Gli albi territoriali dei professori che sono stati già proposti dall’Ex Ministro Moratti (vedi DL n° 227/2005 dichiarato poi incostituzionale) saranno serbatoi di nuovi precari che hanno vinto anche i concorsi?

Che influenza avrà questa riforma sulle abilitazioni in Romania?

Il nuovo progetto di decreto sulla scuola italiana non ha nessuna influenza sul percorso abilitativo all’insegnamento in Romania. Anzi visto il blocco degli attuali TFA, risulta per adesso l’unica strada percorribile per avere l’abilitazione necessaria per la partecipazione al concorso tanto annunciato.

Informazioni più dettagliate le trovate sul nostro sito UniversitàRomania.EU.